Petrona-leaks
Facciamo un gioco.
Oggi ci immaginiamo giornalisti alla ricerca di documenti importanti per la questione di Petrona.
O meglio, il documento importante c’è, proviamo allora a capire dov’è, chi lo ha scritto, a chi lo ha indirizzato e perché non è stato pubblicato integralmente.
Il documento in questione è stato anticipato, come scoop, proveniente da una fonte non meglio identificata, ieri mattina da OK!Mugello e riguarda una nota sanitaria sulle conseguenze di salute, ma anche sull’efficacia energetica dell’ormai EX PROGETTO DI IMPIANTO A BIOMASSE DI PETRONA.
Da dove arriva questo documento?
Al di là della provenienza, e noi ringraziamo la talpa che, con elevata coscienza civile ha deciso di divulgarlo e che, per ovvii motivi OK!Mugello non ci svela, a noi interessa capire chi lo ha prodotto e perché, nonché a chi è indirizzato e perché non è stato reso pubblico.
Sicuramente è un documento redatto da persona competente. Le affermazioni riportate dal giornale on line del Mugello sono di dettaglio, circostanziate e informate. Sono inoltre indirizzate ad un non meglio precisato Comune mugellano e, quindi, sono per forza ISTITUZIONALI. Ci viene da pensare a un ufficio qualificato dell’ASL, un reparto di Epidemiologia o di Medicina Preventiva. Insomma un Medico che è stato interpellato in via ufficiale, il quale ha risposto sulla base delle evidenze scientifiche sul problema delle nanopolveri e degli effetti sanitari dovuti al cumulo degli agenti inquinanti con quelli (per altro, come descritto, mai rilevati e monitorati) potenzialmente emessi dalla centrale. Ci viene inoltre da pensare che questo medico abbia anche valutato in maniera comparativa le emissioni da biomasse con quelle degli altri combustibili solidi, in quanto si parla, esplicitamente, di peggior rendimento energetico e di maggiori emissioni di questa centrale rispetto, ad esempio, ad una a metano.
E qui, scusateci, ma la nostra indagine si sospende un attimo per dar spazio ad una piccola riflessione: sono mesi che il Comitato sostiene, con note pubblicate da altri esperti, ESATTAMENTE LE STESSE COSE. Ovvero si sostiene la pericolosità sanitaria, la necessità di una Valutazione di impatto ambientale e sanitario e la scarsa efficienza energetica di una centrale come quella prevista per Petrona. Finalmente anche le Istituzioni si esprimono nello stesso modo. L’unico, per altro, possibile se si è intellettualmente onesti e scientificamente competenti. Fine della riflessione: sono soddisfazioni che intendiamo comunque portare all’incasso, visto che fino ad ora, i nostri Amministratori, ci hanno dato dei terroristi e degli spacciatori di disinformazione.
Andiamo avanti.
Scoperto il mittente della lettera, cerchiamo adesso di capire qual è il destinatario.
Intanto, come detto sopra, è sicuramente un destinatario che ha formulato una domanda precisa. Non crediamo infatti che l’ASL si sia mossa spontaneamente per questa nota. Lo avesse fatto, avrebbe divulgato la stessa pubblicamente e non l’avrebbe indirizzata ad un singolo Comune.
Quindi è un Comune del Mugello che ha fatto questa richiesta e che ha ricevuto questa risposta.
Quale Comune?
Secondo noi il cerchio si restringe ai soli due Comuni direttamente interessati all’impianto, ovvero quello di Scarperia e San Piero e quello di Borgo San Lorenzo.
Gli altri, sebbene ormai evidentemente sensibilizzati e non più allineati, come dimostra la mozione votata in Unione dei Comuni Martedì scorso, non crediamo siano così spinti nella ricerca, in quanto territorialmente non così implicati. In realtà noi abbiamo sempre sostenuto il contrario, ovvero che tutto il Mugello sarebbe vittima dell’impatto di questa centrale ma dubitiamo che il Sindaco di Dicomano o di Barberino siano così interessato al punto da fare una richiesta formale all’ASL.
Tra i due Comuni direttamente implicati nella vicenda, qual è il Comune che può avere interesse a capire?
Non certo quello di Scarperia e San Piero, che sempre si è dichiarato soddisfatto dalle risultanze della Conferenza dei Servizi, dove comunque l’ASL era presente, sebbene solamente con un parere a distanza e il quale parere non si è mai schierato per un dubbio in merito all’impatto sanitario. Mai.
Ci dovranno spiegare come mai questa apodittica certezza da parte dei tecnici preposti e sulla base di quali certezze scientifiche. Ma il dato di fatto è che il Comune di Scarperia e San Piero s’è sempre fatto bastare quelle affermazioni ed ha sempre sostenuto il progetto minimizzando se non eliminando i dubbi in merito ad eventuali rischi per la salute.
Se ne dovranno assumere politicamente le conseguenze di questa irresponsabile gestione del problema. Ma questo è quanto.
Non pensiamo quindi che sia provenuta dalla Giunta Ignesti la richiesta all’ASL.
E allora il cerchio si chiude. Anche perché, durante l’incontro con il Comitato, la Giunta di Borgo si era dichiarata interessata ad approfondire il problema. Ed evidentemente lo ha fatto.
Abbiamo quindi qualche risposta: il Comune di Borgo ha chiesto all’ASL una nota sugli effetti di salute derivanti da questo possibile impianto e l’ASL, nel merito, ha risposto con una dichiarazione puntuale e dettagliata, ad opera di un suo funzionario titolato e preparato.
A questo punto resta solo da capire una cosa:
perché la cittadinanza, per avere queste risposte, deve avvalersi di una talpa in seno agli uffici delle istituzioni coinvolte e non è stata invece avvertita direttamente da queste istituzioni?
Noi che generalmente pensiamo in modo sempre critico proviamo a rispondere: siamo in piena campagna elettorale e questa sarebbe una bomba.
E allora formuliamo una nostra nuova domanda:
un’Amministrazione che antepone gli interessi di partito o le opportunità politiche al diritto della popolazione a sapere, soprattutto su un tema così importante come quello della salute e su una questione che ha visto la mobilitazione di migliaia di persone, si sta comportando bene?
Se non ha questi scheletri nell’armadio, l’Amministrazione in questione ESCA SUBITO ALLO SCOPERTO, elezioni o meno. Lo può fare anche domenica mattina, a seggi aperti, perché non è un problema elettorale, ma un problema sanitario importante e urgente.
Se lo farà dopo, la cittadinanza saprà di contare meno degli intrighi di palazzo. E ce ne ricorderemo.
Una risposta
[…] maggio, la lettera di Ilaria Bonanni, Assessore alla salute. Ha scritto all’ASL per sapere se la centrale di Petrona fa male; le risponde il dott. […]